14 febbraio 2000
Cara Marcella,
 

non importa se non hai ancora imparato a riparare le gomme di bicicletta. Vedo però che hai imparato molto bene a scrivere. E poi con le gomme, basta non bucarle, non an-dare dove ci sono i chiodi.
Mi chiedi se ho mai avuto un animale tutto per me. I miei figli sì, io no. Anzi, da picco-lo avevo una gallina che si era innamorata di me e mi seguiva dappertutto, anche per la strada quando passavano i gerarchi fascisti in parata. Una gallina non è proprio il massimo come animale da tenere tutto per sé. Poi lei mi faceva delle uova piccolissime. E le man-giavo sbattute con zucchero e marsala. Devo averlo scritto da qualche parte nelle memeo-rie che vi ho mandato.
Se mi scriverai io ti risponderò, anche quando sarai alle Scuole medie.
Mi fa piacere che abbiate conosciuto i ragazzi di Lanzo e che vi teniate in corrispon-denza. Spero che continuerete a farlo anche con loro anche alle Medie. 
Credo che ti sia servito avere delle tartarughe. Lo sai di quel bambino che aveva vi-sto fino allora solo animali di plastica che andavano a pile. Una volta gli regalarono una tartaruga viva.  Lui la rigirava da tutto le parti. Poi disse: “Ma dov’è che si mettono le pile, papà!”
Vi ho mandato qualche foto per il vostro album. Chissà se riconoscereste il bambino che ero io nelle foto dei miei nipotini!

Ciao